Il comitato apartitico NO ALLE PALAZZINE PER «ANZIANI AUTOSUFFICIENTI» a Novazzano si è costituito nel mese di aprile all’indomani della decisione del Consiglio comunale di accogliere la richiesta di finanziamento del progetto per 32 appartamenti per «anziani autosufficienti». Il gruppo raduna una quindicina di persone di provenienza e di sensibilità politica diverse e ha lanciato subito una raccolta firme per un referendum contrario a tale credito di progettazione. Ritiene la proposta inaccettabile da vari punti di vista: insostenibile dal punto di vista economico, dannosa dal punto di vista ambientale e indifendibile dal punto di vista sociale.
Nonostante l’inqualificabile appello del Municipio di Novazzano a non firmare il referendum, appello incompatibile con l’esercizio di un diritto civile e politico inalienabile e iscritto nella Costituzione svizzera, ben 400 persone hanno aderito al referendum contro il credito di 2,2 milioni di franchi, prima tappa di un investimento complessivo che con tutta probabilità toccherà i 20 milioni di franchi.
Il comitato rileva palesi incongruenze e criticità in diversi ambiti:
- economico: l’operazione immobiliare prevista genera un insostenible carico finanziario per le casse del Comune, creando un pesante squilibrio finanziario che si ripercuoterà sull’intera popolazione di Novazzano: sarà inevitabile il ricorso a nuove imposte per risanare la futura situazione debitoria del nostro comune. Purtroppo il messaggio municipale non ha affrontato con un minimo di rigore e di attendibilità i rischi connessi all’operazione. A un qualunque esperto in campo immobiliare appare del tutto evidente l’insostenibilità finanziaria dell’investimento: un azzardo insensato di fronte a uno stato generale dell’economia incerto e difficile e a un mercato immobiliare segnato da alti preoccupanti indici di sfitto.
- ambientale: l’operazione immobiliare prevista ha un forte impatto sull’area verde di Casate, di pregio paesaggistico innegabile. L’estesa e incongrua cementificazione sacrificherebbe – e per mano pubblica! – ancora una volta un’area verde del nostro comune. Valori della sostenibilità, della vivibilità ambientale e di un uso parsimonioso del territorio dovrebbero invece guidare l’azione del comune.
- sociale: l’operazione immobiliare prevista ha implicazioni sociali fortemente per tre fondamentali ragioni. La prima legata agli affitti previsti, dell’ordine di 1300 franchi complessivi per un appartamento di 2½ locali: a chi sono destinati se non a una cerchia ristrettissima di persone con possibilità economiche piuttosto elevate (e sono ben 32 appartamenti…). La seconda riguarda un modello urbanistico improponibile di «quartiere per anziani», che raggruppa accanto alla Casa Girotondo il nucleo delle tre palazzine per «anziani autosufficienti»: un’idea che appare segregativa, una sorta di anticamera nell’attesa di passare alla Casa per anziani. La terza ragione tocca la politica a favore degli anziani seguita da decenni da Confederazione e Cantone. Questa è incentrata su un punto fondamentale, servizi e aiuto all’anziano al proprio domicilio. È una visione che commisura l’assistenza secondo le reali necessità e le singole situazioni; ed è una visione riaffermata anche pochi giorni fa, quale principio guida nel settore sociosanitario, dal consigliere di Stato on. Raffaele De Rosa. Perché il nostro comune non potrebbe utilmente affiancarsi a questa strategia complessiva invece di avventurarsi su una strada rischiosa e solitaria? D’altra parte le indagini sulla specifca fascia di età dei «grandi anziani» (sopra gli 80 anni) dimostrano che di fatto oltre il 90% non è disposto a lasciare la propria abitazione.
Il «bel progetto», la domotica (!) e il rivestimento ligneo delle pareti in cemento armato sono questi gli argomenti? Sono slogan per un progetto dispendioso e inutile. Semplicemente è un progetto sbagliato!
Nel sito troverete argomenti, dati e cifre, approfondimenti puntuali e la possibilità di intervenire o porre domande.
Non esitate: chiedere non costa nulla, meglio dei 32'000 franchi d’investimento chiesti per nucleo familiare (genitori e due figli).CONTATTO – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
NON SLOGAN, ARGOMENTI!
Orlando Anastasi, Cornelia Cattaneo, Luca Cereghetti, Bruno Davitti, Barbara Favoni, Claudio Luppi, Vasco Medici, Laura Panzeri Cometta, Filippo Piffaretti, Emilio Rizzi, Matilde Rizzi, Nicola Soldini, Adriano Stoppa
Volantino Referendum
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