Novazzano, 12.03.2021

Rapporto di minoranza relativo al MM 2/2021 – Credito di CHF 2'216'000.-- per progettazione alloggi per anziani autosufficienti

Signor Presidente,
Signore e Signori Consiglieri,

Premessa: I nostri gruppi non sono contrari alla costruzione di appartamenti per persone anziani autosufficienti ma il cambiamento di diversi contesti che si sono verificati nell’ultimo periodo devono imporre al Municipio una dovuta riflessione e verifica tangibile che esprimiamo in 2 concetti basilari:

Primo concetto:

  1. La crisi economico-finanziaria dovuta al COVID-19 porterà inevitabilmente un enorme punto di domanda sulle finanze del Comune e ciò deve far riflettere e ponderare molto bene la necessità di portare avanti, quasi con una certa fretta, un progetto che di urgente non ha niente. Pertinente sì nel contesto ma urgente no!
    Ricordiamoci che il COVID ha portato il PIL svizzero al calo più forte dal 1975 e sicuramente anche il Comune ne risentirà. La disoccupazione in Ticino (ultimi dati aggiornati da Berna) cita che in un anno sono scomparsi 4'158 posti di lavoro. E questo porterà a tutti i Comuni difficoltà finanziarie con minori entrate e carichi di ordine sociale. Prendiamo i sondaggi comunali con le pinzette. La realtà smentisce sovente tali indicazioni !
  2. Un tema così delicato e importante non si ritiene corretto discuterlo e votarlo a meno di un mese dalle elezioni comunali con il “cambio” delle persone elette oltre al mancato incontro informativo per la messa al corrente di tutto.
  3. Un nuovo piano finanziario aggiornato dovrebbe essere presentato ora e non a posteriori dal messaggio in discussione.
  4. Inoltre non è chiaro chi sarà a gestire la struttura. Se fosse il Comune significa per forza assumere nuovo personale competente in materia con conseguente aumento dei costi di gestione.

Comunque in merito al messaggio municipale, precisiamo quanto segue:

Piano finanziario 2019-2023: Prima indicazione di massima per spesa appartamenti per anziani: 9 Mio. di CHF. (all. 1)

22.01.2018 - Bando di concorso: Viene indicato un tetto massimo che prevede l’edificazione in 2 tappe di 32 appartamenti (pag. 27 – all. 2) con un tetto massimo di spesa di 14 Mio. di CHF. (pag. 9 – bando di concorso)

31.07.2020 – Si constata che il Municipio ha già pubblicato sul FUSC i concorsi relativi a:
– prestazioni di direzioni lavori (pag. 6142) – (all.3)
– prestazioni di ingegnere specialista elettrotecnico (pag. 6145) – (all. 3)
– prestazioni di ingegnere specialista RCVS (pag. 6148) – (all.3)
Il tutto con indicazioni di apertura delle relative offerte da parte del committente in seduta pubblica alle ore 10.15 del 5.10.2020 presso la Sala del CC.
Gli Enti Locali a Bellinzona (all. 4) mettono in discussione che «si può discutere dell’opportunità di portare avanti procedure amministrative allorquando non si è ancora in possesso del relativo credito da parte del CC», la dice alla lunga sul fatto di voler spingere a tutti i costi sul progetto di Casate senza mai ascoltare o quantomeno valutare quanto viene proposto da altri sulla base delle mutate condizioni indicate all’inizio oltre a non aver mai informato doverosamente noi rappresentanti del popolo.

Se non fosse stato letto il FUSC, noi consiglieri comunali quando saremmo stati messi al corrente dell’aumento di ben il 35 % dal tetto massimo del bando di concorso, pari a ben 5 Mio. di CHF)? Solo a messaggio pubblicato?.
E questo notevole aumento viene spiegato come un affinamento del progetto sulla base delle norme SIA? Un affinamento a dir poco dorato!
Allora significa e vien lecito pensare che tutto quanto è stato fatto prima non è stato affinato doverosamente benché nella commissione fossero presenti illustre personalità del campo edilizio in grado di giudicare se il progetto oggetto del bando di concorso fosse conforme alle norme SIA o meno. E ciò dimostra ancora una volta che sarebbe stato più corretto rivolgersi direttamente ad unità specializzate nella fattispecie anziché diventare il Municipio un ente immobiliare!

È stato detto in commissione che il terreno acquistato aveva lo scopo del messaggio in oggetto. Errato, visto che nel 1988 (pag. 3 - all. 6) il Comune acquistò il terreno attuale con lo scopo di edificare case popolari. Progetto naufragato nel 2011 e su proposta PPD, terreno adibito a costruzioni appartamenti per anziani a pigione moderata. (pag. 5 – all. 6).

Discorso sondaggio:
Nel 2016, 34 nuclei disposti a valutare il trasloco nelle nuove palazzine. Di questi ca. venti famiglie sono veramente interessate.
Nel 2020, 36 nuclei disposti a valutare il trasloco ma si evita di indicare quante sono realmente interessate.
Impossibile che gli effettivi interessati siano quasi raddoppiati rispetto al primo sondaggio!

Affitti: Viene dichiarato dal Sindaco sul «CdT» che gli appartamenti non sono da ritenere a pigione moderata. Alla faccia degli «appartamenti a misura di anziano» (pag. 3 bando concorso)
Indicativamente nell’aprile 2017 veniva comunicato che l’affitto avrebbe avuto un range tra CHF 950.-- e CHF 1'350.-- mensili.
Nel messaggio che discutiamo questa sera viene inoltre scritto che «considerato come gli affitti ipotizzati a suo tempo dal Municipio fossero inferiori al prezzo di mercato, un adeguamento degli stessi può sicuramente entrare in considerazione. Così facendo l’investimento risulta quindi sostenibile». E si parla di aumenti fino al 24,1%!
Scusate, ma rendetevi conto che chi dovrebbe prendere uso di questi appartamenti è in AVS e quindi mi chiedo come possa essere attrattivo un investimento simile.

Secondo concetto:

I nostri gruppi sono contrari alla richiesta del credito in discussione anche perché ritengono che:

  1. La sentenza del TRAM che ha decretato l’abbandono del progetto Botta per il nucleo paese, sulla base di un ricorso della STAN deve essere ora preso in dovuta considerazione dal Municipio.
    La non volontà di approfondire la proposta del 03.03.2020 del Gruppo Lega dei Ticinesi e poi quella congiunta del 29.09.2020 del Gruppo Lega dei Ticinesi / Insieme a Sinistra per prendere in considerazione ora più che mai un insediamento di una struttura per anziani negli attuali stabili fatiscenti oggetto del progetto respinto ci lascia a dir poco perplessi.
  2. Il Municipio ci fa notare che «rivalutare il nucleo comporterebbe determinati condizioni, quali l’ascensore, assenza di barriere architettoniche ecc…».
    A Balerna, gli appartamenti protetti sono stati ricavati negli anni ’90 da stabili praticamente con le stesse nostre peculiarità di quelli attuali in centro paese.
    Se solo si volesse, vagliare altre proposte, ascoltare, prendere in considerazione e perfezionare anche le voci di altre persone, sarebbe un segnale importante e significativo. Non si può sempre andare avanti con il monopolio decisionale del Municipio. Ogni volta che si presentano messaggi municipali sembra quasi scontato che gli stessi debbano essere sempre doverosamente accettati perché quanto propone il Municipio è oro colato. Così, ci dispiace dirlo, non è democratico!
  3. Inoltre ci siamo sentiti rispondere che «si chiede al Comune di procedere ad un intervento di valorizzazione del nucleo tradizionale, senza considerare le intenzioni del proprietario…».
    Altra contraddizione sulla mancata e chiara volontà di ascoltare e valutare quanto viene proposto, considerato che il proprietario, con scritto del 15.09.2020 al rappresentante della Lega dei Ticinesi, indicava chiaramente che «Ho preso pertanto la decisione di metter in vendita la struttura delle corti “Tin” e “Belvedere”, comunicandolo verbalmente al Sindaco Sergio Bernasconi e al vostro gruppo che me ne aveva richiesto conferma telefonica». (per questione di privacy non si allega la lettera del proprietario)
  4. Sicuramente una valutazione pratica offerta da specialisti del settore in questo ambito (x esempio il Gruppo Tertianum o altre società quali la Fondazione collettiva Vita) andrebbe presa obbligatoriamente in considerazione.
    Ed in Ticino abbiamo pure alla Supsi un Centro di Competenze per gli Anziani. Ovviamente dare in visione, valutazione, progettualità e quant’altro a società competenti attive appunto nel settore specifico avrebbe potuto portare a progetti completi e fattibili senza nessuna spesa da parte del Comune, visto che la totale gestione sarebbe stata presa a carico dai gruppi che sono stati indicati.  
    Un solo esempio molto indicativo: Ad Arbedo-Castione un progetto per la costruzione di 32 appartamenti ha un costo preventivato di 11,5 Mio. di CHF. Il tutto finanziato da una Fondazione. 
  5. L’impressione è che non ci sia nessuna volontà di ascoltare i proponenti o prendere in considerazione quanto proposto dando sempre in risposta le solite spiegazioni del caso per «giustificare» la volontà unica di portare in avanti un progetto che potrebbe essere, allo stato attuale della situazione, una valida alternativa per risanare finalmente il nucleo paese dove il degrado perdura da oltre 30 anni.
    Forse a Novazzano le regole vengono fatte rispettare dove si vuole. In effetti il mancato e costante non rispetto per oltre 30 anni dell’art. 11 (manutenzione di terreni ed edifici) dove «Ai proprietari di beni immobili incombe l’obbligo di una loro buona manutenzione sia dal profilo estetico, sia da quello della salubrità e della sicurezza in senso lato» stabilito nelle Norme di attuazione del nostro Comune per le case del nucleo paese la dice alla lunga. 
  6. Il discorso dello spazio verde che ci viene contestato: un anziano che si trova in un appartamento, benché autosufficiente, non ha bisogno di campi da calcio o quant’altro ma un semplice spazio vivibile a misura d’uomo gli basta sicuramente.
  7. Ovviamente un progetto simile dovrebbe essere discusso e progettato avvalendosi, come detto sopra, di settori che oltre ad avere le conoscenze specifiche, potrebbero prendersi la totalità delle spese ed avere pure una gestione amministrativa e sanitaria del comparto per anziani. Il tutto, se si vuole, collegando la struttura alla Casa Girotondo, Novazzano, visto e considerato che siamo distanti ca. 600 metri.
  8. Il fatto poi di sostenere che gli «appartamenti protetti» sono una clausola per poter usufruire di servizi specialistici solo se sono adiacenti alla Casa Anziani non è pure condiviso e veritiero. In effetti, sentito il parere cantonale e due case per anziani con queste tipologie di appartamenti, basta stabilire una collaborazione tra l’ECAM e la futura ipotetica struttura che noi prospettiamo. Quindi nessun vincolo prevale!

Non appoggiamo quindi il credito richiesto perché riteniamo che quanto proposto dai 2 Gruppi politici firmatari del rapporto di minoranza, debba essere assolutamente considerato quale alternativa valida, partendo dal principio che:

  1. Si valorizzerebbe il nucleo del paese;
  2. Si potrebbe integrare anche il fienile nel progetto globale;
  3. Il nuovo asilo ristrutturato potrebbe fungere da fornitore di pasti giornalieri ai residenti della nuova struttura o in alternativa avvalendosi del servizio pasti caldi a domicilio offerti per esempio dal Centro Sociale di Vacallo o Chiasso (Pro Senectute).
  4. Si permetterebbe agli anziani di vivere il nostro centro, essere vicini alla chiesa ed usufruire di molteplici servizi che potrebbero essere integrati pure nella nuova struttura;
  5. In effetti nel nucleo potrebbero essere inseriti per esempio attività commerciali nuove, studi per medici, dentisti, fisioterapisti;
    E questo a maggior ragione visto che c’è un’ordinanza municipale (R.M. 3740 del 28.01.2019) per la promozione economica dei nuclei. (all. 6) che onestamente non viene minimamente presa in considerazione !
  6. Non si toglierebbero ca. 9'000 mq di verde al Comune.

I dubbi sul procedere sono pertanto pertinenti e si chiede che ci sia più ascolto e considerazione da parte del Municipio e non un monopolio decisionale!

Ogni barriera di qualsiasi progetto può essere superata solo se c’è dialogo e volontà. Cosa che decisamente manca da troppo tempo.

Con la massima stima.

Per la minoranza della Commissione della Gestione

Claudio Luppi (Insieme a Sinistra / I Verdi / Indipendenti)
Claudio Zariatti (Lega dei Ticinesi / UDC / Indipendenti)

 

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