Novazzano, 16 marzo 2021

Rapporto di minoranza della Commissione Opere pubbliche sul MM 02/2021 chiedente un credito di CHF 2'216’000 per la progettazione degli Alloggi per anziani autosufficienti

Signor Presidente,
Signore e Signori Consiglieri,

Con il messaggio in oggetto ci viene richiesto un credito di Fr. 2'216'000 per la progettazione e la direzione lavori di alloggi per anziani autosufficienti su un sedime a Casate. Premesso che non siamo contrari all’edificazione sul nostro territorio di questo tipo di appartamenti, perché è verosimile che ci sia una certa domanda, diversi aspetti del progetto non ci convincono. Nemmeno le spiegazioni portate dal signor Sindaco Sergio Bernasconi, dai municipali e da Angelo Bianchi di Interfida in sede di Commissione hanno fugato le nostre perplessità, che presentiamo di seguito.

Studio sostenibilità finanziaria

Lo studio presentato da Interfida è chiaro e lineare, ma non considera alcuni costi importanti (spese di gestione, custode, ecc.), né il rischio di mancato incasso in seguito ad oggetti sfitti. È irrealistico oggi pensare di raggiungere un’occupazione degli appartamenti al 100% e, soprattutto, degli spazi commerciali e dei parcheggi, rispettivamente al 90 e 80%. Senza una valutazione del progetto in un’ottica di mercato, questo studio è insufficiente. Qual è lo sfitto reale a Novazzano (sia abitativo che commerciale)? C’è un’analisi sull’effettiva necessità di questa nuova costruzione? Gli affitti proposti saranno davvero concorrenziali e, soprattutto, sostenibili da chi si è detto interessato a un appartamento? Non dimentichiamo che siamo ancora nel pieno di una pandemia che ha colpito e colpirà molte famiglie anche dal punto di vista finanziario.

Approfondire questi aspetti è per noi fondamentale, tenuto conto anche del fatto che il Municipio intende mettere a disposizione gli appartamenti unicamente ad anziani di Novazzano, restringendo così il bacino di potenziali inquilini.

Aspetti edili

L’intenzione del Municipio è di edificare i tre stabili da subito, contrariamente a quanto si prevedeva al momento del concorso, con i rischi di sfitto e non sostenibilità finanziaria che ne potrebbero conseguire.

Il progetto prevede inoltre la realizzazione di ben 101 parcheggi. Secondo quanto comunicato in sede di Commissione, una trentina saranno presi in affitto dalla Casa per anziani, per i suoi dipendenti. L’Ufficio federale delle abitazioni UFAB, nel suo Promemoria sulla concezione di abitazioni destinate agli anziani, raccomanda di prevedere un parcheggio coperto ogni tre appartamenti, considerato anche che con l’avanzare dell’età la necessità di avere un’auto propria diminuisce. Anche tenendo conto degli spazi commerciali che probabilmente prenderanno in affitto qualche stallo, la quantità prevista ci sembra decisamente eccessiva.

Area dell’edificazione del complesso

Con l’edificazione a Casate di queste palazzine si andrebbero a sacrificare ben 9'000 m2 di verde, uno degli ultimi appezzamenti di queste dimensioni nel nostro comune.
L’adeguamento, ancora in corso, del Piano direttore cantonale, necessario a seguito dell’approvazione da parte del popolo nel 2013 della Legge federale sulla pianificazione del territorio, prevede modifiche che devono essere a loro volta adottate nei piani regolatori comunali.
In particolare, la scheda R6, che regola gli insediamenti e la gestione delle zone edificabili, quando entrerà in vigore (oggi è bloccata da alcuni ricorsi) chiederà ai comuni anche la promozione del recupero o la conversione delle aree dismesse, la riduzione delle zone edificabili e l’uso parsimonioso del suolo, in particolare di quelle zone che si prestano ad altri scopi (ad esempio l’agricoltura). Molti comuni hanno già iniziato spontaneamente ad adeguare i loro piani regolatori, tramite l’elaborazione di master plan e di programmi d’azione comunali (in futuro obbligatori), attuando strategie di pianificazione più ampie e a tutela delle proprie zone ancora non edificate.
La decisione di costruire ad ogni costo le tre palazzine a Casate si scontra in modo evidente con la direzione presa dalla Confederazione e dai Cantoni (e presto si spera anche in Ticino) di salvaguardia del territorio.
A nostro parere, il Municipio dovrebbe sospendere almeno temporaneamente questo progetto per approfondire eventuali alternative, come il recupero e risanamento della porzione di nucleo oggetto di dibattito in questi mesi, dopo che il Tram ha definitivamente bloccato il progetto presentato dal proprietario.
Da decenni ormai questi edifici sono in pessime condizioni e ora, purtroppo o per fortuna, il comune dovrà intervenire per correre ai ripari. E questo l’ha confermato anche il signor Sindaco in sede di Commissione.
Allora perché non valutare la possibilità di edificare in centro paese un progetto abitativo che comprenda anche, ma non solo, appartamenti a misura di anziano?
Resterebbe possibile offrire i servizi che s’intendono proporre agli inquilini, sia collaborando con la casa anziani (vista la distanza limitata) sia istituendoli in loco.
La vicinanza alla chiesa, alla posta, al parco comunale, al bar, alla fermata della posta, il futuro autosilo, la nuova destinazione d’uso pensata per il fienile, senza dimenticare la possibilità di attirare nuove famiglie a Novazzano, creando un vero contesto di intergenerazionalità e rivitalizzazione del nucleo: sono tutti aspetti che non possono far scartare a priori senza uno studio preliminare, come sta avvenendo oggi, la possibilità di edificare lì alloggi per anziani.

Fermiamoci il tempo sufficiente per intavolare una discussione concreta con il proprietario del sedime, che più volte ha affermato di voler vendere. Si commissioni una perizia sullo stato degli edifici e sulla reale possibilità di conservazione e recupero. Si contattino fondazioni, cooperative d’abitazione o altri enti di utilità pubblica, sempre interessati a sviluppare progetti del genere.

Queste analisi sul possibile sviluppo del centro paese, parallelamente agli studi supplementari sul progetto degli appartamenti per anziani, forniranno al Municipio gli strumenti per capire come muoversi, anche a livello finanziario e come ridefinire la lista delle priorità degli investimenti. Alla luce dell’attuale situazione sanitaria che si rifletterà ancora per diversi anni anche sulle finanze del comune, difficilmente vediamo realizzabili tutte le opere previste e quella degli appartamenti per anziani è un’opera procrastinabile, al contrario del recupero del sedime in centro paese su cui presto sarà comunque necessario intervenire con una spesa non indifferente.

Senza questi approfondimenti non ce la sentiamo in questo momento di sostenere il progetto oggetto di questo messaggio municipale. Invitiamo pertanto le colleghe e i colleghi a voler respingere il MM in esame e ringraziamo per l’attenzione.

Per la minoranza della Commissione Opere pubbliche

Laura Panzeri Cometta (relatrice)
Orlando Anastasi

 

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